Quando il pubblico si avvicina per la prima volta al mondo dei gatti di razza, in particolare il Gatto delle Foreste Norvegesi, la prima domanda che pone è “quanto costa?”.
Presupponiamo che il privato si sia già informato, più o meno accuratamente, sulle caratteristiche fisiche e caratteriali di una determinata razza e analizziamo, cercando di spiegare, che cosa va ad incidere così tanto sul prezzo di un cucciolo di razza, ovvero sui costi sostenuti dall’allevatore.
Allevare Gatti Norvegesi è un impegno non indifferente, sostenuto dalla forte passione dell’allevatore verso la Razza.
Questo impegno è volto a preservare la razza selezionando i soggetti da riproduzione, da esposizione, e capendo quali non sono idonei a questo ”oneroso” compito, tenendo presente in primis la salute e lo standard. Durante la selezione, nel passato, si è cercato di puntare e di valorizzare alcune caratteristiche a discapito di altre e purtroppo così facendo si è rischiato, talune volte, di danneggiare la salute del Gatto.
Alla base delle spese che deve sostenere un allevatore vi sono la documentazione, lo studio di una determinata razza, sotto tutti gli aspetti, con relativo dispendio economico oltre che di tempo, l’acquisto dei riproduttori, il viaggio che si sostiene per giungere in Stati anche non vicini al proprio, il vitto e alloggio durante il viaggio oltre che gli spostamenti.
Tutto questo per seguire e perseguire una determinata linea di sangue, una caratteristica e un proprio ideale di Gatto Norvegese. Oltre all’acquisto dei riproduttori, si sommano i costi per il mantenimento dei gatti e dei cuccioli a cui daranno vita.
Tra questi i vaccini e relativi richiami, sverminazioni, trattamenti antiparassitari, impianto microchip di riconoscimento, esami del sangue, urine e feci.
Inoltre, test da eseguire prima di ogni accoppiamento quali: Fiv/FeLv, test genetici specifici per la razza (GSD IV, nel caso del Norvegese delle Foreste), screening HCM, PKD, PKdef, etc.. (malattie che possono colpire svariate razze di gatto).
Ancora, eventuali costi per monte esterne, ecografia e rx alla fattrice, eventuale cesareo d’urgenza, certificato di buona salute dei cuccioli, denuncia di nascita e richiesta dei pedigree.
A cui si sommano i costi per il cibo specifico per fattrici e cuccioli, in aggiunta al cibo di routine somministrato a tutti gli altri gatti, crocchette di alta qualità, carne cruda, integratori, cure al bisogno seguendo la medicina tradizionale, l’omeopatia, la floriterapia, sterilizzazione e ricollocamento dei gatti “in pensione”, costruzione di catrun esterni su terrazzi o in giardino in tutta sicurezza, palestre tiragraffi, cucce, lettiere, sabbia o pellet per lettiere, tappetini igienici per i primi passi dei cuccioli, fontanelle elettriche per incrementare l’assunzione di acqua, giochini (piumini, palline, topini, cannette, cuscinetti al cat nip), detergenti o disinfettanti specifici.
Aggiungiamo il rilascio dell’affisso (in soldoni il cognome cui daremo ai gatti norvegesi nati nel nostro allevamento in modo che possano essere riconoscibili), quote iscrizioni all’Associazione Nazionale Felina Italiana, ANFI, e club di razza , creazione sito web e aggiornamento del sito, pubblicità su riviste di settore, biglietti da vista, costo partecipazione expo feline (toelettatura, iscrizione, spostamenti, vitto e alloggio se fuori zona).
Il più importante costo, ma non quantificabile, è il tempo, la passione, la cura dei nostri gatti.
La voce che invece incide meno, perché si aggira intorno alle 15 € a cucciolo, ma è spesso garanzia di qualità, di lavoro effettuato senza lo sfruttamento dei gatti, è garanzia di sicurezza nei confronti dell’acquirente, ma in primo luogo del gatto stesso è il pedigree. Attraverso il pedigree si viene tutelati da innumerevoli truffe, è un male comune della nostra società spacciare degli incroci senza pedigree per gatti di razza.
Il pedigree è l’unico documento atto ad attestare l’appartenenza di un gatto ad una determinata razza. Un gatto senza pedigree per quanto bello e affettuoso viene considerato in termini di legge un semplice gatto di casa.
Il pedigree è il certificato di iscrizione al LO (Libro delle Origini) dell’associazione felina che lo emette e contiene in esso informazioni sul gatto come nome, sesso, data di nascita, razza, colore, numero di microchip, assenza di malattie genetiche, allevamento di provenienza, eventuale clausola Not for Breeding, e l’albero genealogico.
Naturalmente il rilascio del pedigree avviene solo se si corrisponde a determinati parametri come: assenza di tare genetiche, ottenimento di certificati di eccellenza in expo, controlli sul numero di gravidanze di ogni singola fattrice nell’arco di un determinato tempo (sono permesse un massimo di 3 gravidanze in due anni), ovviamente i genitori dei cuccioli devono essere a loro volta iscritti al Libro Origini.
Non si possono cedere gatti senza pedigree e dichiararli di razza pura.
Il pedigree, attenendosi ai regolamenti ANFI, deve essere sempre ceduto insieme al cucciolo. Altro documento che accompagna il gatto nella nuova casa (in base agli accordi presi per la cessione del cucciolo alla nuova famiglia) è il passaggio di proprietà, dove si dichiara che la proprietà del gatto passa dall’allevatore al nuovo proprietario .
Dietro a questo “pezzo di carta” (il Pedigree) di alto valore che tutela Voi e il gatto che state acquistando, vi è un lavoro di selezione genetica e morfologica atta al preservare e migliorare la razza e i soggetti appartenenti ad una determinata razza felina.
Lavoro svolto dall’allevatore mediante sacrifici e studi sullo standard, sulla genetica, sulle malattie genetiche e la loro trasmissibilità, partecipando a esposizioni feline per capire se il lavoro che sta facendo sta dando buoni frutti nella ricerca della massima aderenza allo standard, o dove correggere le proprie scelte allevatoriali, partendo dal presupposto che il gatto perfetto non esiste.
Quando cercate un cucciolo di razza, visionate più siti, chiedete informazioni, visitate gli allevamenti, non abbiate paura di fare domande, quando vedete degli annunci di cuccioli a prezzi irrisori e siete convinti di fare “un affare” ponetevi qualche domanda, e riflettete sui costi effettivi del possedere un gatto con tutte la carte in regola, un gatto il più possibile sano.